
1. Perché hai deciso di fare l’insegnante? il caso o la volontà ?
Come succede spesso, il caso si è unito alla volontà! Ho iniziato a fare l’insegnante di italiano per stranieri come attività di volontariato e mi è piaciuto talmente tanto che ho deciso di provare a farlo come lavoro e così ho iniziato un percorso di studi per avere le conoscenze necessarie, e alla fine eccomi qua!
2. L’insegnante è un personaggio pubblico, quindi è geloso della propria vita privata. Ma puoi raccontarci qualcosa … di inatteso, di divertente, di interessante?
Promettiamo di non dirlo a nessuno…
Sono nata a Carrara, una piccola città sul mare, conosciuta per il suo bellissimo marmo bianco (quello del David!). Queste due cose, mare e marmo, sono dentro di me: il mare, perché con la sua apertura mi ha trasmesso la voglia di spostare sempre l’orizzonte e conoscere sempre cose nuove, il marmo perché sono tenace e testarda, o come si dice a Carrara “dura come il marmo!”. Corro al mare ogni volta che posso, in estate e in inverno!
Per il resto, guardo moltissime serie tv, sono gelosa della mia collezione di vinili e per rilassarmi ho un passatempo un po’ antico: mi piace ricamare!
3. L’insegnante è un personaggio sempre in vista: qual è il tuo outfit preferito?
Posso dire che in questo caso, decisamente non rientro nello stereotipo delle donne italiane, sempre eleganti e alla moda. Al contrario, non mi piace seguire le mode e preferisco portare vestiti comodi e semplici. Amo il colore nero ed esco raramente di casa senza i miei anfibi. Mi piacciono i gioielli, quindi metto sempre anelli, braccialetti e orecchini, che compro come souvenir di viaggio in ogni città che visito.
4. La domanda con l’imperfetto: come eri da piccola/o ?
Da bambina ero molto vivace, non stavo mai ferma e mi piaceva stare all’aria aperta: passavo le giornate insieme a mia sorella, i miei cugini e gli amici del quartiere fuori casa con la bicicletta e con i pattini. Anche da piccola amavo molto la musica: avevo una radio arancione con un microfono, cantavo e volevo l’attenzione di tutta la mia famiglia…poveri loro! Nei momenti più tranquilli, mi piaceva molto leggere: preferivo le storie di fantascienza.
5. La domanda col condizionale: cosa faresti con un milione di euro?
Semplice: comprerei una barca a vela e viaggerei per mare!
6.La domanda con il verbo piacere : cosa ti piace del tuo lavoro ?
Mi piacciono molte cose del mio lavoro: prima di tutto è sempre diverso, non c’è mai un giorno uguale a un altro. Mi piace conoscere tante persone nuove e tante culture differenti. Mi piace pensare sempre a idee nuove, confrontarmi con i colleghi e usare la creatività, ancora di più quando lavoro con i bambini. Mi piace conoscere meglio gli studenti ogni giorno per capire cosa può essere più utile e allo stesso tempo divertente per loro e mi piace divertirmi insieme a loro. Mi piace insegnare perché imparo ogni giorno!